Biografia
Ambretta, di Olga Visentini, è stato il primo libro che ho letto, quando avevo sei o sette anni. Una prova durissima da superare. La protagonista è una Heidi ante litteram, molto più fortunata della sua erede, ma allo stesso modo felice di vivere in mezzo a caprette e campanellini. Confesso di non aver mai finito di leggerlo e nella mia testa devo aver pensato che tutti i libri mi creassero lo stesso imbarazzo. Così mi sono dedicata a leggere i fumetti. Più tardi ho conosciuto Verne, Salgari, Dumas, la Alcott, Dickens, Calvino e via andando verso storie bellissime. Non ho mai smesso e oggi sono una lettrice disordinata e compulsiva. Leggo tutto, tranne le istruzioni. Perché ve lo dico? Perché il primo incontro è importante per creare un legame con quello che segue. È un po’ come scrivere una biografia per un blog. Se parto male finisce che non vi piacerà continuare a leggerlo. Detto questo, a un certo punto ho cominciato a scrivere. Prima per lavoro, come responsabile della comunicazione della stessa università dove mi sono laureata, poi per alcuni quotidiani e riviste, cosa che continuo a fare per Il Messaggero Abruzzo. Ho scritto racconti, molti stipati in una cartella di file, e altri, quelli che ho avuto il coraggio di rendere pubblici, sono stati pubblicati. Da ultimo ho scritto un libro (La Mammina, Tabula fati, Chieti 2020) di cui troverete notizie in questo stesso blog. Per il resto, vivo a Pescara, sono sposata e ho una figlia. Di questa famigliola fa parte anche un cane femmina che mi porta ogni giorno a fare lunghe camminate, anche quando non mi andrebbe di farle.
Eccoci alla fine della storia: vi auguro una buona lettura e mi auguro di non essere la vostra Ambretta.
Ps: oltre a qualche altro racconto in via di pubblicazione, sto scrivendo un secondo libro dove personagge e personaggi diversissimi tra loro sono legati da qualcosa di misterioso e inspiegabile che li accomuna tutti.